sabato 22 dicembre 2012

DANESI E DANIMARCA


Senza neanche rendermene conto sono passati quasi 4 mesi, sicuramente per me il periodo più lungo fuori casa. Cosa ho imparato dei danesi fino ad adesso?

- sono le persone più felici al mondo ma ancora mi chiedo perché; - fanno dei dolci buonissimi (ogni sabato me ne sono mangiati almeno 3); 

- non sono mai incazzati quando fanno le code e non passano avanti;

- adorano il Natale sopra ogni altra cosa e qui ad Aalborg abbiamo le luci di Natale da ottobre; inoltre la speciale birra di Natale viene distribuita in tutta la Danimarca il primo venerdì di novembre; 


- se vedono un po' di sole, si riversano nelle strade, spesso vestiti di niente mentre noi studenti internazionali non facciamo altro che comprarci vestiti termici per sopravvivere; 

- quando sono ubriachi, non sono necessariamente molesti ma le ragazze vanno in giro in vestiti succinti nonostante stia nevicando e ci sia un vento da bufera; 

- lasciano i passeggini con i bambini dentro fuori dai negozi, ancora non abbiamo capito la ragione ma, dopo accorte ricerche, abbiamo scoperto che lo fanno perché: 1) il bambino si abitui al freddo; 2) perché il sonno dei bambini non venga disturbato dai vari rumori all'interno di supermercati, bar.... Questo ci ha portato ad ampie discussioni sulla responsabilità dei genitori verso i figli, ancora non ne siamo venuti a capo ma ci rendiamo conto che le madri del nord sono completamente diverse da quelle del sud Europa; 

- comunque la Danimarca è sempre più economica della Norvegia. E mentre i norvegesi vengono in Danimarca a fare acquisti e i danesi vanno in Germania a comprare la birra, le coppie gay tedesche vengono in Danimarca per sposarsi: questa si che è globalizzazione;


- ogni danese deve avere una bandiera della Danimarca da qualche parte dentro e fuori casa; 

- le candele sono un "must" e, senza di loro, l'ambiente non è HYGGE (non esiste traduzione ma immaginatevi seduti intorno al caminetto mentre bevete una cioccolata calda con gli amici o la vostra famiglia, le candele sono accese, le luci soffuse e fuori nevica: questo è HYGGE); 

- li vedi sempre correre - con cinque gradi sotto zero, passeggino e cane - ma nei supermercati ci sono pareti intere di caramelle, patatine, dolci e bibite.. ecco scoperto il grande segreto!

- hanno una passione per gli interni ordinati e luminosi; - hanno il culto delle piante: un mese fa mi sono accorta per la prima volta che c'era un albero all'interno dell'università;

- ogni danese ha avuto, ha o avrà uno zainetto Fjallraven:

- Dopo 4 mesi riesco a riconoscere delle parole ma ancora non riesco a dire "Grazie mille" (Mange Tak). 

Per ora non mi viene in mente altro. Tra 4 mesi magari potrò dire qualcosa di più. Per tutti quelli che mi chiedono come sono i danesi di carattere, è la stessa cosa che chiedere come sono gli italiani. Ce ne sono di estroversi e di timidi, di belli e di brutti, di simpatici e non. God Jul! 

domenica 9 dicembre 2012

MASTER AD AALBORG: CONTROVERSIAL ISSUE

In queste settimane ho ricevuto alcuni messaggi su facebook riguardo al master qui ad Aalborg. Dunque, come già detto, io studio Development and International Relations con specialistica in Latin American Studies. Sono passati ormai quattro mesi da quando sono arrivata e sto cercando di farmi un'idea del metodo di studio danese anche discutendo con i miei compagni.
Alcuni compagni sono un po' delusi dal fatto che le lezioni sembrano dare un'infarinatura su mille teorie, ma, in realtà, non ne spiegano bene neanche una. Infatti ti danno montagne di cose da leggere ed è difficile avere il tempo per leggere tutto anche perché si tratta a volte di teorie molto complesse che richiedono un po' di tempo per essere capite. Poi ci sono altri, come me, che credono che il metodo sia buono perché ti dà sempre la possibilità di concentrarti su ciò che ti piace. Con questo intendo dire che, anche se in dieci lezioni spiegano dieci teorie diverse, alla fine hai un'idea di tutto e puoi scegliere quella che più ti interessa.
Il mio master per esempio è strutturato in 3 corsi da 5 crediti e un progetto da 15 crediti a semestre che mi dà la possibilità di concentrarmi sull'argomento che più mi interessa applicando le teorie che ritengo più consone.
Il metodo usato qui si chiama PBL (se venite qui ne sentirete parlare tantissimo dato che è conosciuto internazionalmente come "The Aalborg Method") ossia problem based learning. Ovvero questo metodo prevede appunto un progetto di gruppo dove è necessario applicare ciò che si studia ad un caso reale. Per esempio con il mio gruppo abbiamo scritto un progetto sull'inclusione delle donne nel mercato del lavoro in Arabia Saudita: ancora adesso mi chiedo come sia arrivata in Medio Oriente dal momento che la mia specialistica è sull'America Latina!
La Aalborg University ha diverse sedi: Esbjerg e a Copenhagen, a secondo dei master. L'Università ha sedi in tutta la città ed è quasi sempre provvista di mense.
Dopo un anno di master, per alcuni è possibile fare un tirocinio o studiare all'estero. Per esempio nel mio caso, avendo scelto questa specialistica, dovrei andare in America Latina oppure lavorare in un'azienda che si occupa di relazioni con questi paesi. Nel caso del tirocinio bisogna scrivere un progetto sul tuo lavoro, in caso di studio basta dare gli esami. Nell'ultimo semestre si scrive la tesi, 6 mesi di tempo e nel mio caso deve essere legata alla mia specialistica.
Se qualcuno è interessato può contattarmi o aggiungere un commento!

Qualche foto della mia università e della library